Non ho nessun talento particolare, tranne l'ascoltare ed il dare consigli decenti agli amici (ancora nessuno, dopo aver seguito i suddetti, ha tentato il suicidio).
Un blog... l'idea non mi aveva sfiorato neanche l'anticamera del cervello.
In fondo cosa ho da raccontare di interessante al mondo?
Le cose che scrivo di solito restano nei miei quadernoni a quadretti (ho un odio quasi maniacale per le righe sin dalle elementari), a prendere polvere, non amo rileggermi.
Incoraggiata da alcuni amici (ecco, adesso sembro una di quelle sgallettate che vanno a miss Italia e dicono che le ha iscritte il cugino di terzo grado) ho deciso invece di condividere le mie stronzate con gli altri, in fondo non bisogna essere egoisti nella vita.
Non so quanto sarò costante, interessante, avvincente, ma se riuscirò a strappare un sorriso o una riflessione... beh tanto meglio.
Se nessuno mi leggerà non cambierà poi molto, sarà un blog impolverato come i fiumi di inchiostro versati su quegli inutili fogli.
Insomma, tutto questo per dire... che come mi blocco quando parlo e devo esprimere un concetto serio, mi blocco anche mentre scrivo e so che qualcuno leggerà.
E' quasi una violenza che mi autoinfliggo, ma bisogna aprirsi , prima o poi :)
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